I delitti di Praed Street è considerato il capolavoro assoluto di John Rhode, uno dei maggiori protagonisti della cosiddetta “età d'oro” del mystery, nonché uno dei più prolifici giallisti di tutti i tempi. Al centro del romanzo, pubblicato nel 1928, c'è una serie di sconcertanti omicidi apparentemente slegati fra loro. L'unico nesso, oltre al fatto che avvengono tutti nella medesima strada londinese, è che le vittime avevano ricevuto un gettone di osso come una sorta di memento mori. A indagare e a individuare quello che oggi chiameremmo il serial killer è l'aristocratico professor Lancelot Priestley. Questo ex docente di matematica applicata, il cui passatempo principale è risolvere crimini trattandoli come esercizi di pura logica, è stato definito “uno dei più mirabili detective della narrativa gialla inglese” (Steinbrunner e Penzler nell'autorevole Encyclopedia of Mystery and Detection). Un romanzo notevole per l'ingegnosità dei delitti, per la suspense serrata, per la penetrazione psicologica dei personaggi e per la mirabile ricostruzione di una Londra di periferia, con le sue piccole botteghe e il suo lindo squallore, che richiama alla mente certe storie di nebbia londinese di hitchcockiana memoria.
Titolo originale: The Murders in Praed Street
Traduzione: Federico Riccardi
5 EDIZIONI
"Un classico del delitto seriale che ci fa fare pace con questo sottogenere malamente abusato da scrittori e registi contemporanei." Corriere della Sera Magazine