Tre donne in abito da sera si accingono ad assistere a uno spettacolo d’illusionismo nel teatro allestito nel solarium di casa Bonnard, una delle famiglie più in vista di New York. Una è Irene Bonnard, la padrona di casa, austera e ancora affascinante a dispetto dell’età; la seconda è Pamela Crewe, la graziosa fidanzata del figlio di Irene, bionda dagli occhi azzurri, con quello strano carattere che alterna improvvise timidezze a grandi slanci di affetto; la terza è Naomi Shane, che a soli 26 anni ha già un infelice matrimonio alle spalle dal quale sta faticosamente cercando di riprendersi. Molti sono gli ospiti che si cimenteranno in qualche gioco di prestigio, e tra questi, inaspettato, c’è anche il dottor Gilbert Shane, l’ex marito di Naomi. Tutti sanno che Gilbert e Naomi preferiscono evitarsi, eppure eccoli lì, insieme, prima e dopo la cena, impegnati in animate discussioni. Quando lo spettacolo comincia, uno dei primi a presentarsi sulla scena è proprio Gilbert, che sfoggia una grande abilità. Almeno fino a quando qualcuno, davanti agli occhi di tutti, riesce a conficcargli un coltello nella schiena, uccidendolo. Soffuso di una continua sensazione di pericolo e ingentilito da una vena di romanticismo, Tre donne in abito da sera (1941), finora inedito in Italia, è il tredicesimo romanzo dell’autrice nel quale compare il suo personaggio per eccellenza: l’ispettore McKee.