Rupert Penny

Penny Rupert

Rupert Penny (1909-1970), al secolo Ernest Basil Charles Thornett, nato in Cornovaglia, è forse uno dei meno noti scrittori inglesi della Golden Age, ma nello stesso tempo uno dei più apprezzati dagli amanti del giallo classico che lo considerano un vero e proprio autore di culto. Esperto enigmista – trascorse la sua vita lavorativa al servizio dell’intelligence britannica occupandosi soprattutto di decrittazione di codici – scrisse solo nove mystery nei quali il delitto impossibile la fa da padrone. Le sue opere, finora inedite in Italia, furono pubblicate tra il 1936 e il 1941 e firmate tutte Rupert Penny tranne l’ultima, Cut and Run, uscita sotto l’ulteriore pseudonimo di Martin Tanner. Grande appassionato di giardinaggio, per due anni ricoprì la carica di presidente della British Iris Society. Il suo esordio letterario avvenne con The Talkative Policeman (1936) nel quale fece la sua comparsa l’ispettore capo Edward Beale di New Scotland Yard, che sarà il protagonista dei primi otto romanzi. La sua opera più famosa è invece L’assassino invisibile (Sealed-Room Murder), recentemente inclusa dal critico Jonathan Scott nella lista dei 50 migliori delitti della camera chiusa di tutti i tempi. “Uno dei più soddisfacenti delitti impossibili mai scritti da un autore inglese” è stato il suo entusiastico commento.


L'ASSASSINO INVISIBILERupert Penny

L'ASSASSINO INVISIBILE


Alla morte di Andrew Steele, il suo ingente patrimonio viene affidato alla tirannica vedova Harriet a una condizione: la donna deve continuare a vivere nella casa di famiglia ospitando tutti i parenti del marito. Ma la convivenza con la suocera e le sue tre figlie non è delle più facili e presto cominciano ad accadere fatti strani. Qualcuno versa dell’inchiostro sulla biancheria intima della padrona di casa, poi taglia una sua pelliccia di visone e rompe una delle preziose...