Arthur Upfield

Upfield Arthur

Arthur [William] Upfield (1890-1964), nato a Gosport, in Inghilterra, all’età di 20 anni per volere del padre andò in Australia in cerca di fortuna. Al suo arrivo nel 1911, fu subito affascinato dall’ambiente selvaggio del bush e dalla cultura aborigena e si adattò a fare qualsiasi mestiere, dal mandriano al cuoco, dal minatore al guardiano di pecore. Allo scoppio del primo conflitto si arruolò e combatté a Gallipoli, in Egitto e in Francia. Rientrato nel 1920 nella sua patria d’adozione, tornò a lavorare nel bush, dove prese a coltivare l’antica passione per la scrittura. Dopo una serie di articoli per una rivista, riuscì a vendere il suo primo mystery, The House of Cain, a un editore londinese che lo pubblicò nel 1928 e gliene commissionò altri tre. Rielaborando il romanzo successivo, The Barrakee Mystery (1929), Upfield inserì al posto dell’investigatore bianco della stesura originaria il famoso personaggio dell’ispettore Bonaparte, ispirato a un suo amico mezzo aborigeno. Fra gli altri ventotto gialli di cui è protagonista e che diedero all’autore fama internazionale, particolarmente degni di nota sono Mr. Jelly’s Business (1937), il primo ad avere un’edizione americana, The Bachelors of Broken Hill (Gli scapoli di Broken Hill, I bassotti n. 84), che forse è il più conosciuto, e Death of a Lake (1954).


GLI SCAPOLI DI BROKEN HILLArthur Upfield

GLI SCAPOLI DI BROKEN HILL


Mr Goldspink aveva 59 anni, era scapolo e sembrava godere di ottima salute quando, il 28 ottobre, era morto all’improvviso davanti al banco della sua merceria. L’autopsia aveva determinato la causa del decesso: avvelenamento da cianuro. Il suicidio era da escludere, conoscendo la vittima, e allora non rimaneva che l’omicidio anche se pareva impossibile nella tranquilla cittadina australiana di Broken Hill. Ma pochi mesi dopo, il 23 dicembre, il fatto si ripete: in un bar della...