Whitman Chambers

Chambers Whitman

[Elwyn] Whitman Chambers (1896-1968), nato a Stockton, in California, scrisse diciotto romanzi polizieschi ambientati nell’area di San Francisco e Oakland con storie spesso legate al mondo giornalistico. Autore di vari racconti per le riviste pulp e di soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione, esordì nella narrativa nel 1928 con The Coast of Intrigue, ma fu solo dopo l’uscita di The Navy Murders (1932), realizzato in collaborazione con Mary Strother Chambers, che iniziò a pubblicare con regolarità. Da allora fino al 1945 diede alle stampe altri tredici romanzi tra i quali The Campanile Murders (1933), Murder for a Wanton (1934), 13 Steps (1935, I 13 scalini) e Dead Men Leave No Fingerprints (I morti non lasciano impronte digitali). A partire dal 1946 si dedicò prevalentemente al cinema e solo nel 1953 tornò alla narrativa con The Come-On (Caccia all’uomo). Gli ultimi due romanzi furono In Savage Surrender (1959, Selvaggio abbandono) e Manhandled (1960), pubblicato otto anni prima della morte avvenuta a Los Angeles.


I MORTI NON LASCIANO IMPRONTE DIGITALIWhitman Chambers

I MORTI NON LASCIANO IMPRONTE DIGITALI


Con un tipico colpo di testa, la famosa attrice danese Hilda Haan, mentendo spudoratamente ai suoi fan che la credono all’estero, è fuggita con Theodore Raybourne nella sua dimora di campagna solo per scoprire che la promettente storia d’amore è un incubo a occhi aperti.  Per di più il suo (ex) amante minaccia di rivelare al mondo intero la loro relazione se lei non acconsente a sposarlo. Per nulla intenzionata a cedere al ricatto, Hilda decide di affidarsi...