Hugh Austin

Austin Hugh

Hugh Austin [Evans] (1903-1964), nato negli Stati Uniti, esordì nel 1935 con It Couldn’t Be Murder (Non può essere omicidio! - I bassotti n. 189), pubblicato nella prestigiosa collana Doubleday Crime Club. A esso seguirono altri quattro romanzi, editi tra il 1935 e il 1938, tutti con la parola “Murder” nel titolo e con una “Nota al lettore”, inserita alcune pagine prima della spiegazione finale, in cui questi viene sfidato a individuare il colpevole sulla base degli indizi forniti fino a quel momento. Il personaggio ricorrente è il burbero Peter D. Quint, prima sergente e poi tenente della Squadra Omicidi di New York. L’ultimo giallo della serie, The Cock’s Tail Murder, comparve nel 1938. In quello stesso anno lo scrittore pubblicò un altro mystery, Lilies for Madame, dopodiché si ritirò dalla scena editoriale per ricomparirvi una decina d’anni più tardi con altri tre romanzi: Drink the Green Water (1948), The Milkmaid’s Millions (1948) e Death Has Seven Faces (1949). Per quanto riguarda la sua vita privata, si conoscono solo il nome della moglie, Alice, e la data e il luogo della morte, avvenuta il 30 luglio 1964 a Bayside, New York, dove viveva almeno dal 1945. La sua produzione è inedita in Italia.


NON PUÒ ESSERE OMICIDIO!Hugh Austin

NON PUÒ ESSERE OMICIDIO!


Una gatta spinta a intrufolarsi più volte nella camera di una persona che ha una grave allergia al suo pelo; una sveglia caricata il cui allarme non è suonato; un caffè, forse drogato, i cui fondi sono scomparsi; un barattolo che dovrebbe essere impolverato e invece non lo è; una cameriera senza soldi che veste solo abiti di gran lusso. Aggiungete una famiglia americana di banchieri con qualche problema economico, un anziano maggiordomo molto portato alla menzogna,...