John Dickson Carr

Carr John Dickson

John Dickson Carr (1906-1977), indiscusso maestro dei delitti della camera chiusa, esordì nel 1930 con It Walks By Night (Il mostro del plenilunio), un giallo ambientato a Parigi il cui protagonista era il giudice istruttore della Sûreté Henry Bencolin. Dopo il matrimonio, nel 1932 si trasferì dalla natia America in Inghilterra, luogo che riteneva molto più adatto all’esercizio della professione che aveva scelto sin da ragazzo: lo scrittore di gialli. Nel 1933 con Hag’s Nook (Il cantuccio della strega) fece il suo esordio il dottor Gideon Fell, che comparirà in ventitré romanzi. L’anno successivo nacque invece, con The Plague Court Murders (La casa stregata), Sir Arthur Merrivale, per certi versi molto simile a Fell, che sarà il protagonista di ventidue opere. Autore di una ricchissima produzione comprendente raccolte di racconti, radiogialli, saggi, romanzi senza personaggio fisso tra i quali il celebre The Emperor’s Snuff-Box (1942, La tabacchiera dell’imperatore), a partire dagli anni Cinquanta Carr si cimentò anche nei gialli storici. Il più famoso tra questi, The Devil in Velvet (1951, Il diavolo vestito di velluto), fu anche uno dei suoi maggiori best-seller. Nella seconda metà degli anni Sessanta Carr tornò definitivamente negli Stati Uniti e si trasferì a Greenville, nel South Carolina.


IL TERRORE CHE MORMORAJohn Dickson Carr

IL TERRORE CHE MORMORA


In una villa poco distante dalla cittadina di Chartres, in Francia, vive felice la famiglia Brooke: Howard, proprietario di una florida conceria, la moglie Georgina e il figlio Harry, un giovanotto affascinante e capriccioso che è l’orgoglio dei suoi genitori. La villa si trova vicino a un fiume e a poca distanza da un’antica torre circolare, l’unica parte rimasta in piedi di un castello distrutto in un incendio alla fine del Cinquecento. Al suo interno c’è...
OCCHIALI NERIJohn Dickson Carr

OCCHIALI NERI


Ansima, sbuffa, si percuote la fronte. Si soffia rumorosamente il naso, emette tremendi colpi di tosse; inciampa, geme, impreca anche, sia pur prendendosela con divinità pagane o comunque fuori servizio. Le sedie sulle quali appoggia il suo immenso posteriore sono tutte condannate a rapida morte per soffocamento, eppure questo omaccione dai grandi baffi da bandito e dagli occhiali a pince-nez è nientemeno che il più grande investigatore dilettante della letteratura gialla:...